Sisifo

Sisifo rallenta un po’

si asciuga il sudore

 

 

salita.

 

[fottuta]

 

un’eterna

 

tutto

 

è

*

Soffio

La sera è solo un altro modo per chiamare

i rimasugli del giorno.

 

È tutta colpa degli elicotteri

e delle loro pale

che hanno spazzato via ogni cosa.

 

Aggiusteremo tutto con la colla.

 

In mezzo ai calcoli

di una costellazione che arranca a sbocciare,

raccolgo rose

solo per ferirmi le mani.

 

La luna si è presa tutto il merito,

le notti sono bellissime anche senza fuochi d’artificio.

 

La neve ha paura di cadere,

atterrare sulla strada

e semplicemente essere lasciata lì.

 

Siamo ancora giovani, però qualcosa avanza;

ha mille anni questo divenire

che nasce dai fiori.

 

Eventualmente accartocciati,

i desideri arrugginiscono in fretta.

 

Poi le stagioni si invertiranno

e ricuciranno le foglie agli alberi,

le piume ai colombi,

le chewing-gum alle lingue.

 

Ogni vento inizia con un soffio.

*

Fermarsi

Clessidre capovolte

invece di rubare il tempo lo regalano.

 

Scrivere poesie dolcissime

e poi trovarsi senza zucchero in casa

quando gli ospiti vengono a bere il caffè.

 

Rincorrere il sole prima che faccia buio.

 

Adesso, le rughe sul volto crescono più profonde,

solcano un terreno chiamato età,

preannunciano, sussurrando, che è tempo di andare.

 

Anche fermarsi dopotutto è un viaggio.

 

poesie tratte da Dove i Clown Vanno Quando Sono Tristi (Brè, 2020)

Sara Comuzzo (Udine, 1988) ha pubblicato cinque raccolte di poesie e una di racconti. Sue poesie appaiono su siti, riviste e blog letterari in Italia e all’estero e sono state tradotte in portoghese, spagnolo, russo e inglese. Ha studiato letteratura moderna e studi di genere alla Sussex University con una tesi sul teatro di Sarah Kane. Collabora con YAWP nel reparto “Poesia”, come critica e traduttrice. Vive e lavora in Inghilterra.