Io sono lo straniero.
C’è il mio sigillo su queste parole.
A voi, a te: straniero.
Il mio sigillo su parole perdute.
Sono senza città, io.
Delle strade quanto del vento.
Neppure le ossa sono il mio confine.
Abito la vita.
E vado.
Comunque voi mi amiate,
comunque voi mi odiate,
io vi sono straniero.
E straniero sono a me stesso.
Non c’è malvagità in questo,
né solitudine, in questo, credete.
Solo misteriosa vita.