Iperuranio
Con le mie liriche ti porto lontano
andiamo e superiamo l’Iperuranio
non siamo qui per dire il contrario
finché non vedo il divario tra terra e nuvole
cavalcando un leviatano come nelle favole
raccogli tavole d’argilla per scriverle
superiamo il sole, e le isole di clarke
perdo i sensi, non sento il sapore dei quark
voliamo, lo sfioriamo l’Iperuranio, crolliamo
col leviatano ad alta quota facciamo scintille
cadiamo, ci schiantiamo sul suolo:
moriamo.
Stefano De Marco, 15 anni, frequenta il Liceo delle Scienze Umane presso
l’IIS “Via dei Papareschi” di Roma, scrive testi vicini allo stile del “conscious rap”.
Maggio 2, 2020 at 8:37 pm
Davvero bellissima, sembra quasi tu voglia sfruttare l’Iperuranio platonico per narrare una sorta di rivisitazione del mito di Icaro. L’irraggiungibilità di un mondo superiore, un tema che da sempre accomuna non solo molte dottrine del pensiero greco, ma del pensiero umano. Un’altra interpretazione che gli do è che mostri come il caos (il Leviatano), nel momento in cui cerca di raggiungere un mondo perfetto quale l’Iperuranio cede, poiché appartiene ad un piano inferiore e per natura non può essere al livello delle idee.
Maggio 2, 2020 at 8:39 pm
Davvero bellissima, sembra quasi tu voglia sfruttare l’Iperuranio platonico per narrare una sorta di rivisitazione del mito di Icaro. L’irraggiungibilità di un mondo superiore, un tema che da sempre accomuna non solo molte dottrine del pensiero greco, ma del pensiero umano. Un’altra interpretazione che gli do è che rappresenti come il caos (il Leviatano), nel momento in cui cerca di raggiungere un mondo perfetto quale è l’Iperuranio cede, poiché appartiene ad un piano inferiore e per natura non può essere al livello delle idee.
Maggio 2, 2020 at 8:40 pm
Davvero bellissima, sembra quasi tu voglia sfruttare l’Iperuranio platonico per narrare una sorta di rivisitazione del mito di Icaro. L’irraggiungibilità di un mondo superiore, un tema che da sempre accomuna non solo molte dottrine del pensiero greco, ma del pensiero umano. Un’altra interpretazione che gli do è che rappresenti la creazione vera e propria, in cui il caos (il Leviatano), nel momento in cui cerca di raggiungere un mondo perfetto quale l’Iperuranio cede, poiché appartiene ad un piano inferiore e per natura non potrà mai essere al livello delle idee.