Respiro
e le mie narici sono i piatti della bilancia
dove in ogni istante si pesano
il mio cuore e la piuma.
Io respiro
e non c’è niente che mi scagioni
dall’accusa di essere vivo.
Davide Cortese è nato nell’ isola di Lipari nel 1974 e vive a Roma dal 2004. Nel 1998 ha pubblicato la sua prima silloge poetica, titolata “ES” , alla quale sono seguite le sillogi: “Babylon Guest House” , “Storie del bimbo ciliegia”, “ANUDA” , “OSSARIO”, “MADREPERLA”, “Lettere da Eldorado”, “DARKANA” e “VIENTU”: una raccolta di poesie in dialetto eoliano. Nel 2015 ha ricevuto in Campidoglio il Premio Internazionale “Don Luigi Di Liegro” per la Poesia. E’ autore del romanzo “Tattoo Motel”, di due raccolte di racconti, della monografia “I Morticieddi – Morti e bambini in un’antica tradizione eoliana” e della fiaba “Piccolo re di un’isola di pietra pomice”. E’ inoltre un illustratore: ha all’attivo numerose mostre collettive e personali. Dal 2013 è membro del gruppo performativo “Artisti§innocenti”. Un suo cortometraggio: “Mahara” è stato premiato dal Maestro Ettore Scola alla prima edizione di EOLIE IN VIDEO nel 2004 e all’EscaMontage Film Festival nel 2013.
Gennaio 29, 2020 at 2:37 pm
La resa formale è tanto limpida da dare l’impressione che i versi scorrano con una singolare levità, che, però, viene smentita nella chiusa, pesante quanto un macigno.
Così mito, metafisica, filosofia vengono cuciti insieme per sottolineare una dolente postura etica di fronte alla vita.