Siamo nidi sfilacciati
Di Maria Pina Ciancio
Siamo nidi sfilacciati sugli alberi d’inverno
le guance rosse e gli occhi aperti al cielo
oltraggiati dalla pioggia
schermaglie di bambini
senza un grido
Ho un cielo d’inverno da inseguire
risvegli e riverberi di resine
memorie di partenze e di ritorni
benigne solitudini
Sulla via che ci incontra
il vento sale e a te mi riconduce
(da Tre fili d’attesa, con una stampa di Stefania Lubatti, contributi interni di Anna Maria Curci e Abele Longo, Ass. Cult. LucaniArt, 2022).
Maria Pina Ciancio, di origine lucana, è nata in Svizzera nel 1965. Dopo aver vissuto in Basilicata, si è trasferita da circa tre anni nella zona dei Castelli Romani. Viaggia fin da quand’era giovanissima alla scoperta dei luoghi interiori e dell’appartenenza, quelli solitamente trascurati dai grandi flussi turistici di massa, in un percorso di riappropriazione della propria identità e delle proprie radici.
Ha pubblicato testi che spaziano dalla poesia, alla narrativa, alla saggistica. Tra i suoi lavori più recenti ricordiamo Il gatto e la falena (2007, vincitore Premio “Parola di Donna”), La ragazza con la valigia (Ed. LietoColle, 2008), Storie minime e una poesia per Rocco Scotellaro (Fara Editore, 2009), Assolo per mia madre (Edizioni L’Arca Felice, 2014), Tre fili d’attesa (LucaniArt, 2022).
Ha ricevuto numerosi premi ed è inserita in antologie e riviste di settore.
Dal 2007 è presidente dell’Associazione Culturale LucaniaArt. Il suo sito personale è disponibile a questo link: https://cianciomariapina.wordpress.com/