Nell’avanzo di parole

su cieli colmi di rabbia,

qui dove piove piano

e rinfresca la sera

cedi al vuoto, al niente,

il dono austero delle labbra.

Nell’ostinato silenzio di Dio,

nel tuo sguardo breve

di madre trova riposo ogni mia lontananza.

*

Luce lasciata e tersa

dei primi giorni di dicembre,

misericordia del vento sul

tuo viso gentile, tagliato dal freddo.

È l’eco ostinata del vuoto,

è un peso greve sul cuore;

neve che accende e poi placa

l’inciampo della sera.

Andare in pezzi, fiorire un mattino.

*

Un dolce restare

Tra me e voi giace un’assenza,

una sussurrata lontananza.

L’aria intorno è ferma, pesante.

Nel cielo caldo, nell’afa di agosto.

Il cedere lento all’ebbrezza

dei naufragati, un dolce restare

dentro tutte le cose.

Poesie tratte da “Crocevia dei cammini” (peQuod, collana Rive, 2022)

Luca Pizzolitto nasce a Torino il 12 febbraio 1980, città dove attualmente vive e lavora come educatore professionale. Da quasi vent’anni si interessa ed occupa di poesia. Nel 2008 vince il Premio Arezzo Poesia; nel 2014 si classifica primo al Concorso Letterario Internazionale Città di Moncalieri (“Una disperata tenerezza”, Ladolfi)i.Nel 2019 vince il Premio Internazionale Città di Latina (“Il tempo fertile della solitudine”, Campanotto). Nel 2021 è finalista al Premio di Poesia Onesta e Premio Prato Poesia (“La ragione della polvere”, peQuod)

I suoi ultimi libri pubblicati sono: L’allontanarsi delle cose (Ladolfi), Il silenzio necessario (Transeuropa), Dove non sono mai stato (Campanotto), Il tempo fertile della solitudine (Campanotto), Tornando a casa (Puntoacapo).Con la casa editrice peQuod ha pubblicato, nella collana Rive: La ragione della polvere (2020) e Crocevia dei cammini (2022). Da fine 2021 dirige la collana di poesia portosepolto, sempre per conto della casa editrice peQuod.

sito: www.lucapizzolitto.it

facebook: https://www.facebook.com/pizzolittoluca